Terradura è la più piccola delle tre frazioni collinari di Ascea, nel Cilento, in provincia di Salerno. Ideale per chi ama la tranquillità e il silenzio, il borgo, piccolo e antico, si è sviluppato nei secoli intorno alla chiesa parrocchiale di San Michele arcangelo. Oggi conta circa 100 abitanti.
Terradura tra il relax e la tranquillità delle colline con il mare a poca distanza
Soggiornare a Terradura in uno degli appartamenti o case per vacanze del borgo o dei dintorni consente di immergersi in un'atmosfera unica e rilassante tra le dolci colline cilentane, nella splendida vegetazione della macchia mediterranea.
Il silenzio e la pace dominano il borgo di Terradura, da cui si può ammirare lo splendido panorama con vista verso il mare e il Golfo di Velia; a pochi km, in auto, è possibile arrivare inoltre alle splendide spiagge di Ascea Marina e in altre zone in cui godere del mare limpido del Cilento.
Il golfo di Velia e il mare visto da Terradura Uno scorcio del borgo di Terradura di Ascea La Chiesa della Madonna del Ponte
Le distanze da Terradura per arrivare al mare e alle più belle spiagge del Cilento
Chi ama il mare, può facilmente raggiungere le più belle insenature e spiagge del Cilento, molte delle quali premiate con il riconoscimento della Bandiera Blu della FEE e delle Cinque Vele di Legambiente: la frazione di Terradura di Ascea dista infatti solo 7 km dalle spiagge di Ascea Marina. Proseguendo verso sud, si possono raggiungere facilmente Marina di Pisciotta (22 km), Palinuro (29 km), Marina di Camerota (40 km) e Scario (45 km).
In direzione opposta, risalendo lungo la costa in direzione Salerno, si arriva a Marina di Casal Velino (23 km), Pioppi (27 km) e Acciaroli (33 km), fino ad arrivare a Santa Maria di Castellabate (55 km) e ad Agropoli (46 km).
Terradura e il Cilento autentico
Nella tranquillità del borgo cilentano, l'ospite può scoprire il Cilento autentico attraverso esperienze enogastronomiche legate alla Dieta Mediterranea, escursioni a piedi, itinerari in bici e tante attività davvero uniche.
Terradura di Ascea - cenni storici
Terradura è così chiamata per le particolari caratteristiche fisiche del suolo. Casale dello «stato» di Castellammare della Bruca ne seguì sempre le sorti: nel 1415 i discendenti di Andrea e Boffilo del Giudice, signori di Capaccio, vendettero a Francesco Capano il feudo che comprendeva Ascea, Terradura e Catona; successivamente fu venduto a Francesco Sanseverino, conte di Lauria, duca di Scalea e barone di Cuccaro.
Dal conte Sanseverino il feudo fu donato in seguito alla Santa Casa dell'Annunziata di Napoli, il cui banco, dopo le note vicende, fallì, per cui il feudo di Castellammare della Bruca con Ascea, Catona, Vallo di Novi e Terradura fu acquistato da Stefano Maresca di Ascea.
E’ da segnalare che, nel fondo valle, scorre il torrente Bruca che prese il nome dal bosco dal quale discende; dal bosco prese nome anche S. Mauro (della Bruca). Il villaggio di Castellammare, sede feudale, veniva indicato indicato come ‘della Bruca’ per la flumarella (ora di S. Barbara) che lambiva le mura dell'antica polis.